30 canzoni per l’estate

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Un pomeriggio delle ormai archiviate vacanze, precisamente il 29 agosto 2017, ho condiviso una fetta di spiaggia con un gruppo di due famiglie che avevano organizzato una specie di Coney Island tra ombrelloni e asciugamani. L’immancabile tenda azzurra Quechua dove riporre il figlio di due anni con i suoi giochi, l’unicorno gonfiabile da erotismo depravato fantasy, la maschera Decathlon per immergersi come Jason di Venerdì 13, il cane ratto che abbaiava rompendo i coglioni a tutti i presenti. Da una delle sacche riposte tra le sedie pieghevoli spuntava una copia di Libero.

Il Capo di questa comunità modello aveva al collo il cellulare dentro una custodia trasparente atta a preservarlo da acqua e sabbia. Sul braccio sfoggiava un tatuaggio di ispirazione tribal-impiegatizia. Erano la perfetta materializzazione di un incubo personale: la devozione supina verso i bambini, i gadget della grande distribuzione, l’editoria anti immigrati, la passione verso i cani (che non abbaiano come cani), gli smartphone e l’obbligo di tatuarsi. La tolleranza dovrebbe essere agevolata, se non stai lavorando e hai la fortuna di oziare a dieci metri da un mare cristallino, ma certe volte si fatica anche in queste circostanze.”

Sto ascoltando dischi – Maurizio Blatto

L’allegria dell’estate

Arriva l’estate, e per qualche fenomeno cosmico inspiegabile, tutte le radio italiane iniziano a trasmettere solamente un tipo di musica, che per brevità chiamerò “musica di merda”, che ancora più brevemente d’ora in avanti verrà citata come “MDM”.

Musica latineggiante cantata in spagnolo e in italiano (non fatevi ingannare dal nome, la musica latina non si canta in latino, per quanto sarebbe bello sentire radio DJ trasmettere le “Metamorfosi” di Ovidio cantate da Elettra Lamborghini), reggaeton caraibici (la mutazione più abominevole del reggae), ritmi africani o musica “balearica”.

Quello che conta è che sia musica allegra, che faccia muovere le anche e battere le mani, che metta, appunto, allegria. 

A me la MDM riempie di tristezza, ma di un tipo di tristezza brutta, insopportabile. Sembra che d’estate non si possa essere tristi, oppure malinconici, semplicemente perché è estate e tutti devono essere felici.

In queste settimane sono alle prese con qualche acciacco di troppo, che sto trattando con cure che hanno bisogno di molto tempo, per “fortuna” recenti avvenimenti mi hanno regalato moltissimo tempo libero. Per questo motivo passo gran parte della giornata a casa, e fino a qua va tutto bene. 

Però c’è un piccolo problema, nell’edificio di fronte al mio, esattamente alla stessa altezza della mia stanza, c’è una specie di scuola di ballo. La mia finestra dista letteralmente tre metri dalla loro ed essendo caldo nessuno si sogna di chiuderle.

Se da un lato vedere delle giovani donne che ondeggiano il bacino in micro shorts calzando scarpe tacco 10 può far piacere, la musica che accompagna le loro movenze è la cosa più vicina alla punizione divina per i miei peccati. E se questo non fosse sufficiente, lo stesso spezzone di musica latina (di solito quello più ritmico) viene ripetuto decine di volte fino a quando l’esigente maestra non dice che può bastare. 

Siamo già in agosto, ma questa sembra essere ancora una lunga estate calda. 

Per evitare di fare come diceva il poeta de Andrè (Le contromisure fino a quel punto/Si limitavano all’invettiva) difendo le mie orecchie e curo la mia anima tormentata (non solo d’amore) con una serie di mie playlist, ascoltate con diligente pazienza, nelle ore durante le quali le ragazze della scuola difronte scuotono i lombi ritmicamente.

Ora, molte persone definirebbero le mie playlist come una raccolta di musica triste, e forse a ragione. Eppure sono queste canzoni che mi rendono “felice”.

Quella che spesso viene chiamata “triste” è l’unica vera musica per me, fatta di quel tipo di canzoni che rendono la vita negli abissi, dove a volte mi trovo, più sopportabile. Una specie di balsamo per quelle ferite che continuo a non lasciar guarire, perché in fondo, provare quel piccolo dolore è sempre meglio di non provare nulla.

Come diceva Lev Tolstoj (e anche Christopher McCandless, lo sfortunato protagonista di “Into the wild”): “la felicità è reale solo quando è condivisa”. Eccomi dunque a condividere con tutti i lettori di questo magnifico blog la playlist per l’estate 2021, ben 30 brani che vanno da pezzi perfetti da ascoltare al buio con tanto di groppo in gola, a canzoni sicuramente più rock e più ritmate, di certo musica che non ascolterete alla radio quest’estate, e nemmeno nel prossimo inverno.

In questa playlist ci sono cover bizzarre, figli d’arte (vi ricordate di Ian Dury? Ecco, qui trovate il figlio), giovani italiani (ancora) sconosciuti, talenti neozelandesi e vecchie glorie. Vasco Brondi (Le luci della centrale elettrica) che in “Chakra” canta: “Qualcuno mi ha detto che gli hai detto/Che senza di me adesso si che riesce a stare” mi spezza il cuore ogni volta. E quando partono i violini seguiti subito dopo dalla batteria al minuto 3:35 di “Conchiglie” mi sento, finalmente, in pace con me stesso.

Dietro (quasi) ogni canzone c’è una piccola storia, che forse andrebbe raccontata, però cazzo, mica posso fare tutto sempre io.

Per ascoltarla basta cliccare su uno dei link qui sotto, versione Spotify e versione Music dell’Apple (si sa, molti dei lettori di questo blog sono persone benestanti) .

A bien tôt.

E la chiamano estate Spotify

E la chiamano estate Music

5 commenti Aggiungi il tuo

  1. consules ha detto:

    Sempre sublime. Rimettiti presto in salute, tieni duro che c’è sempre un up dopo ogni down, come scritto sotto la statuetta di Lucy che sfila il pallone da football ad un Charlie Brown sospeso a mezz’aria

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    1. Il Poltronauta ha detto:

      Ahahaha, grazie! (Anche per il subiime), Aspetterò questo “up” con discreta impazienza. Ti faccio sapere quando smetto di cadere. Che poi come sappiamo “Il problema non è la caduta, ma l’atterraggio.” 😉

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  2. Andrea C. ha detto:

    Destesto da morire la musica latino americana…le “Metamorfosi” di Ovidio cantate da Elettra Lamborghini le troverei mille volte migliori

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    1. Il Poltronauta ha detto:

      Ahahahahaha, speriamo lègga il post allora! 😊

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  3. Carmen ha detto:

    Estate è sempre stata la tua preferita!

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